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venerdì 21 marzo 2014

GRECIA, SULL'ACCORDO CON LA TROIKA CAOS NEL PAESE E PARLAMENTO DIVISO

Le trattative tra il governo greco e i rappresentanti della Troika (Fmi, Ue e Bce) sull'attuazione delle misure necessarie per il risanamento dell'economia si sono concluse e la Troika e' ripartita dalla Grecia ma i problemi per il governo di Atene restano. A pochi giorni dal dibattito parlamentare sul disegno di legge sui risultati dei negoziati e con gli scioperi di tutto il settore pubblico, infatti, nessuno puo' essere certo che esso sara' approvato per intero dalla maggioranza viste le reazioni di alcuni deputati dei due i partiti della coalizione governativa. 

E ieri il Paese ha vissuto un’altra giornata di proteste. Gli insegnanti greci hanno occupato per varie ore gli uffici del ministro per le Riforme amministrative, Kyriakos Mitsotakis. Durante le manifestazioni di protesta contro il massiccio piano di licenziamenti nel settore pubblico al secondo giorno di 48 ore di sciopero dell'intero settore pubblico gli insegnanti, che torneranno in piazza anche oggi, hanno deciso di alzare il livello dello scontro. Il piano concordato con i creditori internazionali prevede il taglio di 11mila posti di lavoro nel settore pubblico. In quest'ambito sin dallo scorso luglio 1.845 insegnanti sono stati messi in un piano mobilita' con riduzione dello stipendio in attesa di chiarire il loro status: 1.216 dovrebbero essere trasferiti, 380 riassunti in diverse posizioni e 204 licenziati.
Lo sciopero indetto dal sindacato dei dipendenti pubblici Adedy, ha semiparalizzato il paese. Si sono trovati nella centralissima piazza Clathmonos, dicendosi decisi a proseguire la loro lotta per l'abolizione di tutte le leggi e i regolamenti che prevedono i licenziamenti e i trasferimenti degli statali e il mantenimento di tutte le strutture e i servizi dello Stato che prestano assistenza sociale.
Intanto, la Troika lancia l’allarme sulle banche. Nonostante l'impegno del governo greco "per garantire che le banche siano capitalizzate in modo adeguato" secondo Ue-Bce-Fmi "ci sono crescenti rischi sul fabbisogno" degli istituti ellenici se non si interverra' sull'elevato livello di prestiti in sofferenza. I rappresentanti della Commissione, della Bce e del Fondo Monetario invitano la banca centrale di Atene a mantenere una stretta vigilanza sul sistema bancario e ad agire con decisione nel chiedere alle banche di intervenire sugli asset in sofferenza. Da parte di Atene, si legge nel documento, e' stato ribadito l'impegno a favorire la gestione di queste sofferenze in maniera rapida e ordinata.

*Di Fabio Sebastiani

Fonte: controlacrisi.org

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