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lunedì 24 marzo 2014

CRIMEA, L'UCRAINA RITIRA LE SUE TRUPPE L'AJA, AL VIA IL G7: C'È OBAMA, PUTIN ASSENTE

Passo indietro di Kiev dopo che la base di Feodosia è stata attaccata dai russi e i difensori sono capitolati: tanti i feriti, catturati circa 80 militari ucraini. Il presidente Usa: "Stiamo con l'Ue a sostegno di Kiev"


L'Ucraina ha deciso di ritirare le proprie truppe dalla Crimea dopo che l'esercito russo ha preso il controllo della base navale di Feodosia, una delle poche strutture militari ancora battenti bandiera ucraina dopo l'annessione della regione alla Russia. Tanti i feriti, 80 i militari di Kiev catturati. Intanto prende il via il G7 a L'Aja. Grande assente Vladimir Putin, c'è Obama: "Uniti con l'Ue a sostegno di Kiev".

Obama: "Sanzioni avranno effetti su economia russa" - Le sanzioni che Stati Uniti d'America e Unione europea imporranno "avranno un impatto sull'economia della Russia". Parola del presidente Usa, Barack Obama, intervenuto al Rijksmuseum di Amsterdam dopo un bilaterale col premier olandese, Mark Rutte. Obama ha aggiunto che le sanzioni saranno concordate dagli Usa con "i partner europei".

domenica 23 marzo 2014

UCRAINA, LA NATO LANCIA L'ALLARME: "TRUPPE RUSSE A CONFINE MOLDAVO"

La Russia minaccia la Transnistria, regione autonoma della Moldavia nella quale vive una maggioranza russofona. A lanciare l'allarme è il comandante della Nato in Europa, generale Philip Breedlove, che punta il dito contro la presenza di truppe russe al confine orientale dell'Ucraina. Si tratta di una forza "ben consistente e in allerta" ha detto il comandante alleato in Europa durante un incontro al German Marshall Fund di Bruxelles. 

"C'è assolutamente una forza sufficiente posta al confine orientale dell'Ucraina per entrare in Transnistria, nel caso si decidesse di farlo. E questo è molto preoccupante", ha detto Breedlove. 

Fonte: Adnkronos

lunedì 17 marzo 2014

UCRAINA, NON SOLO GAS: LE MANI SULL'EX GRANAIO DI RUSSIA

Tutti parlano – giustamente – della “guerra del gas” che ieri opponeva il Cremlino a Kiev e che domani potrebbe armare il pericoloso braccio di ferro tra Putin e Obama sull’approvvigionamento energetico dell’Europa. Ma, senza dimenticare le immense riserve del sottosuolo ucraino, pari a 39 trilioni di metri cubi di gas non ancora estratto, e sul quale la Chevron firmò un contratto da 10 miliardi di dollari già all’epoca di George W. Bush, sono in pochi a parlare dell’altro immenso tesoro del paese orientale: il grano. L’Ucraina, ricorda l’analista economico messicano Alfredo Jalife-Rahme, è il terzo produttore mondiale di frumento, insieme all’Australia, dopo Stati Uniti e Argentina. Quella che potrebbe andare in scena è dunque anche la prima “guerra del grano” del terzo millennio. «La trasformazione dei prodotti alimentari è un importante segmento nell’economia ucraina: un lavoratore su quattro è impiegato nel settore agricolo o forestale». Grazie alla sua prateria fertile e ricchissima di sostanza organica, perfetta per coltivare grano e orzo ma anche segale, avena, girasole e barbabietola è «il granaio di Russia ed Europa».

Le “guerre del grano” esistono, eccome, ricorda Jalife-Rahme in un post ripreso da “Come Don Chisciotte”: «Si potrebbe sostenere

che altre guerre per il grano e i cereali sono in atto in forma occulta tanto in Sudan quanto in Argentina». Il Sudan, «leggendario fienile d’Africa», è stato «ridotto a un continuo disordine politico con l’emergenza del Sud Sudan, ricco di petrolio, cosa che ha attirato gli interessi di Stati

GUERRA AL GAS RUSSO? MA A PAGARE IL CONTO SAREMO NOI

Dietro alla crisi dell’Ucraina, cioè il grande crocevia dei gasdotti, si nasconde una colossale operazione geopolitica: gli Usa puntano a uscire dalla crisi economica a spese dell’Europa, trasformata in importatrice di gas americano? A quanto pare, ci aspettano 6-7 anni d’inferno: tanto occorre, infatti, per attrezzare il vecchio continente in modo che possa rinunciare al gas russo e passare a quello norvegese e americano. Analoga scelta anche per la Russia: le servono 6-7 anni per sviluppare i nuovi gasdotti verso il più grande mercato industriale del mondo, la Cina. Per l’Europa, pessime notizie: riguardo all’energia e quindi all’economia, l’Unione Europea dipenderebbe al 100% dagli Usa e dai suoi prezzi. Secondo Giulietto Chiesa, dobbiamo aspettarci «una guerra fredda intensificata», perché «saremo sul fronte del combattimento» tra Washington e Mosca e «saremo costretti a pagarne il prezzo». Una sfida pericolosa, perché «l’intera sicurezza europea sarà completamente rivoluzionata, coi missili americani piazzati in Ucraina a 400 chilometri da Mosca».
Giulietto Chiesa Putin, osserva Giulietto Chiesa in un video-editoriale su “Pandora Tv”, non può più arretrare: o si arrende, facendo la fine di Yanukovich, o – al contrario – ribatterà colpo su colpo, come sta facendo in Crimea. Facile previsione: «La popolarità di Putin aumenterà vertiginosamente».

L'ESERCITO RUSSO INTERCETTA UN DRONE AMERICANO CHE SORVEGLIA LA CRIMEA

L’esercito russo intercetta un drone Americano che sorvegliava la Crimea.
-Angelo Iervolino15 Marzo 2014 - L’esercito russo ha intercettato un drone da sorveglianza aerea statunitense nei cieli sopra la regione della Crimea. Lo ha reso noto in un comunicato il Rostec, gruppo statale di tecnologia militare, secondo il quale il drone volava a circa 4.000 metri di altezza (12.000 piedi) ed era praticamente quasi invisibile da terra. Il dispositivo ha fatto un atterraggio di emergenza ed è caduto quasi intatto nelle mani delle forze di autodifesa. E’ stato possibile rompere il legame del drone con i suoi gestori americani con l’aiuto di EW (guerra elettronica). Il drone, identificato con il codice UAV MQ-5B, apparteneva alla 66ma Brigata americana di stanza in Baviera. Parte della brigata ai primi di marzo è stata trasferita nella città ucraina di Kirovograd, da dove i droni volano per raid di ricognizione verso la Crimea e verso le regioni di confine russe. In precedenza, sono stati avvistati altri droni nella regione di Kherson, nella zona del blocco stradale Crimea Chongar. “Secondo alcuni dati, la brigata americana aveva 18 droni MQ-5B nel suo arsenale. Questa è la seconda volta che un drone americano viene intercettato in Crimea“.



giovedì 6 marzo 2014

UCRAINA, CONGELATI DALLA UE I BENI DI YANUCOVICH E DI ALTRI 17 DEL GOVERNO CADUTO

 Pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, le sanzioni sancite dalla Ue

Pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, le sanzioni dell' Unione Europea che restano in vigore per 12 mesi. Si aggiungono tra i patrimoni colpiti, anche quelli del figlio dell' ex presidente, del capo dei servizi segreti e dei ministri dell'Interno e della Giustizia.

Ex Presidente Yanukovich - eletto democraticamente

L'Unione Europea ha ufficializzato il congelamento dei beni del precedente governo Yanukovich, caduto dopo la"programmata rivolta in piazza Maiden" del figlio dell' ex leader Aleksandr e dei ministri dell'Interno e della Giustizia.

venerdì 21 febbraio 2014

UCRAINA E VENEZUELA, DUE POPOLI DUE NAZIONI




Non ci sono parole, per quello che sta accadendo in questi due paesi, lontani l'uno dall'altro "in misura di distanza", ma così vicini per la stessa sorte.

La polizia in Ucraina, spara contro il popolo, il popolo colpisce la polizia e sequestra anche alcuni di loro.

Si contano tanti morti e tantissimi feriti, oltre l' orrore di come si è ridotto un paese civilizzato.

Il Venezuela vive le stesse cose, per motivi diversi "nell'apparire", ma con le stesse modalità dell' Ucraina, ove si celano poteri forti "esterni" nel destabilizzare intere Nazioni.

Ormai questi poteri forti, sappiamo bene chi sono e cosa vogliono, non ci sono altre parole da aggiungere in merito.


                                                                         Krono65