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domenica 23 marzo 2014

VENETO, IL REFERENDUM PER L'INDIPENDENZA SUPERA I 2 MILIONI DI VOTI!

E’ vero che le urne sono state aperte sulla rete per ben 5 giorni, ma se oltre la metà della popolazione residente in Veneto, ovvero la maggioranza assoluta, ha ritenuto necessario esprimersi su un’ipotesi tutt’altro che fantascientifica, come dimostrano gli esempi della Crimea, della Scozia e della Catalogna, evidentemente il malcontento e’ fortissimo e non può essere assolutamente sottovalutato!
Partito con la colpevole indifferenza e strafottenza dei media nazionali di regime, il quesito popolare e’ rimbalzato subito all’attenzione di giornali e televisioni stranieri che invece ne hanno dato un grande risalto, attribuendogli la stessa importanza del referendum tenutosi in Crimea!
Il risultato proclamato a Treviso ha poi sancito la volontà della maggioranza dei cittadini residenti in questa ricca ed importante regione, di staccarsi dalla repubblichetta delle banane e da quel mostro burocratico che ci ha portato in questa drammatica situazione. Ma i promotori intendono non fermarsi qui ed anzi rilanciano l’iniziativa anche nella altre aree della penisola che volessero intraprendere la strada verso la libertà dall’oppressione statalista!
“Tutto il Veneto e anche gran parte d’Italia – si legge infatti nel loro sito – ci sta sostenendo. Anche dalle altre regioni sta emergendo la consapevolezza che la strada del diritto di autodeterminazione che in Veneto sta trionfando è l’unica soluzione per liberarsi dal peggiore mostro burocratico del mondo occidentale.
La bestia sanguinolenta dello stato italiano è odiata da tutti i suoi sudditi in ogni dove. Metteremo a disposizione la piattaforma di voto digitale e il know-how strategico acquisito anche a tutte le altre regioni che la vorranno utilizzare, per realizzare referendum di indipendenza delle proprie regioni, attraverso l’indizione da parte di comitati referendari apartitici e trasversali che dovessero nascere. La rivoluzione digitale è in atto e nessuno la può fermare, perché la volontà del Popolo è legge”.
Di Franco Svevo



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