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mercoledì 19 febbraio 2014

GERMANIA: TUTTI I PAESI DEL SUD, "COMPRESA ITALIA" FUORI DALLA MONETA UNICA

Strepitoso sondaggio sulle Europee in Germania. Alternative für Deutschland, il partito anti-sistema fondato dall'economista Bernd Lucke e che chiede l'uscita dei paesi dell'Europa del Sud dalla moneta unica, raddoppia i voti e balza all'8%.

La Germania sull'Europa. Probabilmente è vero che la Germania è il paese che più di ogni altro ha beneficiato della moneta unica, ma l'ultimo sondaggio sulle elezioni europee di fine maggio realizzato nella locomotiva d'Europa dall'istituto Insa segnala una clamorosa avanzata del partito anti-euro Alternative für Deutschland. AfD viene raccoglie l'8% dei consensi rispetto al 4,7 ottenuto alle ultime elezioni politiche. In calo i cristiano-democratici della Cancelliera Angela Merkel, sotto il 40%. Stabili i socialdemocratici, ulteriore crollo dei liberali e buona affermazione dei post-comunisti della Linke (10%), anch'essi fortemente critici nei confronti dell'euro.
Ma il dato che rischia di terremotare l'Unione è quello del partito fondato da Bernd Lucke (professore di Macroeconomia all’Università di Amburgo). AfD non vuole il ritorno della Germania al marco: vuole l’espulsione dall’euro dei paesi del Sud (Italia compresa), con l’introduzione di monete locali “parallele”, e il mantenimento in valuta forte (euro) dei loro debiti esteri. Una sorta di “bimetallismo”, come al tempo del non compianto sistema aureo, dove l’euro-oro resterebbe la moneta di regolazione degli scambi internazionali.
Una proposta opportunistica e scaltra: i paesi del Sud infatti rimarrebbero schiavi dei mercati, perché i loro debiti resterebbero definiti in una valuta della quale non avrebbero il controllo (l’euro). Tuttavia, la svalutazione della propria moneta consentirebbe loro di procurarsi (via rilancio del-l’export) gli euro con i quali rimborsare il paese egemone.


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