DI MARCELLO PAMIO
disinformazione.it
Sono passati non molti secoli, da quando i men in black, gli
uomini in nero della santa chiesa cattolica e apostolica di Roma,
mandavano sul rogo tutte le persone, soprattutto donne, in particolar
modo levatrici, cioè le antesignane delle ostetriche che sapevano far
nascere, e le erboriste, coloro che sapevano usare le piante medicinali.
Chiunque in odore di maligno faceva una triste fine.
Nei
nostri giorni le cataste di legna sono andate un po' fuori moda, vuoi
anche per il costo della stessa, eppure il sistema non è cambiato, ad
eccezione se vogliamo, della tunica che è passata dal nero ecclesiastico
al bianco dei camici ospedalieri.
Oggi l'inquisizione, per così dire scientifica, lavora alacremente forse
anche più del passato, con la differenza che nel corso del tempo il
sistema si è fatto più intelligente e meno spudorato.
I processi inquisitori, in cui il giudice e l'accusatore sono
incarnati dalla stessa persona o istituzione, avvengono utilizzando vari
strumenti, tra cui la diffamazione e la calunnia, il discredito per
giungere alle minacce e ritorsioni professionali. In tutto questo gioca
un ruolo importantissimo lo strumento prìncipe di controllo sociale: i
mezzi di comunicazione di massa!
Veniamo ai fatti.
Mercoledì 5 marzo 2014, durante la trasmissione de “Le Iene” su
Italia1, è andato in onda un servizio ben documentato su Antonio ("La storia del tumore guarito di Antonio"),
un signore malato di tumore al cervello (in metastasi) che è riuscito
non solo a bloccare la malattia, ma ad invertire il processo, grazie
anche all'introduzione di una alimentazione vegana-crudista.
Questa
persona è stata seguita da Michela De Petris, un medico chirurgo
specializzato in nutrizione oncologica, che lavora sia privatamente, sia
come specialista all'IRCCS San Raffaele di Milano.
Il percorso che
questo medico ha fatto intraprendere ad Antonio, è stato un periodo
iniziale di alimentazione esclusivamente crudista, soprattutto a base di
vegetali a foglia verde per agevolare e permettere una intensa
disintossicazione organica, per poi far rientrare lentamente nella
dieta, assieme a quelli crudi, anche vegetali cotti.
In soli tre mesi dal cervello gli è sparito un tumore di oltre 2 cm di diametro.
Inoltre la d.ssa De Petris, sempre nella trasmissione ha detto che "non
c'è malattia che non si giovi del miglioramento alimentare. In tanti
casi, cambiando alimentazione è possibile guarire da patologie:
allergie, patologie reumatologiche, eczemi, irritazioni, dermatiti,
diabete, patologie infiammatorie, intestinali come il morbo di Crohn,
ipercolesterolemia, calcolosi, malattie auto-immuni e molto spesso anche
patologie tumorali, soprattutto quelli ormono-sensibili (mammella,
colon, prostata)"
Una storia veramente meravigliosa: cosa c'è di più bello per un medico
partecipare attivamente alla guarigione da un tumore di uno dei propri
assistiti?
E soprattutto, cosa c'è di più bello nel vedere e
sentire la testimonianza di una famiglia completamente rinata dopo un
periodo buio in cui avevano perso ogni speranza, soprattutto dopo il
ritorno del tumore.
Come non dare ragione a questo medico? In fin
dei conti lo stesso Ippocrate, padre della medicina moderna, ha sempre
puntato molto nella dietetica per migliorare e guarire i suoi pazienti.
Oggi purtroppo per noi tutti, ai medici nel lungo percorso universitario
non vengono insegnati i principi fondamentali della nutrizione, e
questo non è un caso o una banale dimenticanza. I medici moderni non
devono sapere nulla di alimentazione corretta, altrimenti si rischia la
salute delle persone.
Ricordiamo che non si guadagna dalla salute, ma solo dalla malattia!
Come detto, l'inquisizione è sempre attiva e in allerta: le orecchie sono sempre ben spalancate.
Non a caso, il giorno seguente la trasmissione, il 6 marzo 2014, esce
sùbito un comunicato stampa ufficiale del San Raffaele, scritto in
fretta e furia e i numerosi errori ortografici lo dimostrano, in cui
vengono prese le distanze dalle dichiarazioni della dottoressa. Le
lobbies avevano già alzato il telefono assieme alla voce...
Quindi
invece di premiare per meriti professionali e umanitari la d.ssa De
Petris, un Medico che porta avanti e fa onore all'Ars Medica di
ippocratica memoria, il primario del San Raffaele l'ha chiamata nel suo
ufficio e licenziata in tronco!
Ecco come funziona il Sistema. Questo il moderno rogo.
Tornando alla De Petris, siccome l'ospedale in cui lavora, o meglio
lavorava, prende moltissimi soldi dalle case farmaceutiche per le
costosissime cure farmacologiche* fornite ai pazienti malati di tumore,
il suo intervento in televisione ha danneggiato economicamente la
struttura.
Non doveva proprio farlo; non doveva permettersi di dire che molte malattie possono guarire con la semplice alimentazione!
Errore fatale.
Una persona che segue i protocolli ufficiali, cioè radio e chemio, può
costare al Sistema oltre 200 mila euro al mese, e questo per la gioia
delle industrie.
Quanto costa invece una persona che modifca il proprio stile di vita, in primis l'alimentazione?
Oggi aiutare le persone a guarire da tumori con sistemi naturali che
non contemplano i devastanti e carissimi chemioterapici, è eresia, per
non dire stregoneria, e come tale va sradicata sul nascere.
Nonostante il San Raffaele sia una struttura privata, a farne le spese è
stato un medico che in Scienza e Coscienza (come afferma il Codice
dentologico medico, e l'articolo 5, lettera C della Dichiarazione di
Helsinki) ha seguito un assistito, aiutandolo a guarire da un tumore
metastatizzato al cervello.
Qual è la motivazione ufficiale del licenziamento? La puzza di zolfo?
La d.ssa Michela De Petris è l'ennesimo Medico incappato nel "Malleus Maleficarum" (il Maglio delle streghe).
Mi auguro che la magistratura ma anche l'ordine dei medici intervengano
con una seria indagine, prendendo provvedimenti nei confronti di questo
primario e dell'intero ospedale.
Il tempo è assolutamente maturo per cercare di cambiare questo sistema che oramai è marcio fino dentro le mura degli ospedali.
La medicina moderna è infatti sempre più nella morsa delle industrie
della chimica e farmaceutica e a pagarne le spese, oltre ai Medici
onesti sono anche le persone comuni, perché mettendo i ceppi ai polsi
dei medici, bloccano la nostra libertà di cura e libertà di scelta
terapeutica.
Infine, è molto probabile che abbiano tirato le orecchie anche agli
stessi giornalisti de Le Iene, responsabili del servizio (troppo ben
fatto) su Antonio, gli stessi che l'anno scorso sono venuti a Padova per
intervistare Angelo, guarito dal diabete e presidente dell'Associazione
"Oltre il Diabete". Stranamente questo servizio sulla guarigione da
diabete non è mai andato in onda, e dopo il recente putiferio,
sicuramente non lo vedremo mai...
Comunque sia, grande stima e totale solidarietà al Medico Michela De Petris.
* Qualche esempio di costi dei chemioterapici, tratto dal libro "Cancro Spa"
1. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 128.217,00 euro.
2. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Vinolrelbina associata a Cisplatino (TAX 326 + ILCP) per 100 pazienti: 200.940,00 euro
3. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Carboplatino (ECOG 1594 + ILCP) per 100 pazienti: 216.945,00 euro
4. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Gemcitabina associata a Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 409.020,00 euro
5. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Cisplatino (ECOG 1594 + TAX 326) per 100 pazienti: 540.093,00 euro
6. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Carboplatino (TAX 326) per 100 pazienti: 548.955,00 euro
Cifre colossali che si riferiscono “solamente” ai costi dei farmaci
chemioterapici nei sei tipi di trattamenti terapeutici presi in
considerazione nella “Valutazione dei costi associati alle terapie
‘platinum based’” e pubblicate nel Giornale italiano di Farmacia
clinica”. Se a questo sommiamo i costi della “somministrazione”,
“premedicazione” e “reazioni avverse” il totale ha dell’incredibile!
1. Costo 6 cicli di chemioterapia (Paclitaxel e Cisplatino) +
“somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100
pazienti: 452.096,00 euro
2. Costo 6 cicli di
chemioterapia (Vinolrelbina e Cisplatino) + “somministrazione”,
“premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 814.366,00 euro
3. Costo 6 cicli di chemioterapia (Paclitaxel e Carboplatino) +
“somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100
pazienti: 467.550,00 euro
4. Costo 6 cicli di
chemioterapia (Gemcitabina e Cisplatino) + “somministrazione”,
“premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 703.251,00 euro
5. Costo 6 cicli di chemioterapia (Docetaxel e Cisplatino) per 100 pazienti: 841.978,00 euro
6. Costo 6 cicli di chemioterapia (Docetaxel e Carboplatino) +
“somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100
pazienti: 825.887,00 euro
Marcello Pamio
Fonte: www.disinformazione.it/
Link: http://www.disinformazione.it/inquisizione_moderna.htm
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