Erdogan |
La Turchia ha bloccato l'accesso a Twitter. Ed ora potrebbe toccare
anche a Facebook e Youtube. Ieri dopo la minaccia espressa dal premier
turco Recep Tayyip Erdogan di voler vietare l'uso del social network nel
paese, a seguito della pubblicazione proprio sulla rete delle
registrazioni di alcune intercettazioni telefoniche che lo chiamano in
causa direttamente in uno scandalo per corruzione, le autorità hanno
"tecnicamente bloccato l'accesso a Twitter" perchè
il social media non ha rispettato diversi ordini arrivati dalle autorità giudiziarie di rimuovere link ritenuti illegali. Twitter ha già fatto sapere che i turchi possono aggirare il blocco twittando attraverso il servizio di testo dei telefoni cellulari.
Da parte sua il commissario europeo per le nuove tecnologie, Neelie
Kroes, ha scritto sul proprio account che il blocco deciso in Turchia "è
senza fondamento, inutile e vigliacco". Erdogan sostiene che
l'inchiesta in materia di corruzione che a dicembre ha quasi travolto il
suo governo sia stata orchestrata dall'estero tramite i social network,
ai quali ha quindi dichiarato guerra. Ironia della sorte, la sua frase
su Twitter e' stata rilanciata dall'agenzia ufficiale Anadolu proprio
tramite il suo account sul sito di micro-blogging. Il 7 marzo scorso
Erdogan se l'era presa con altri siti.
La minaccia di censurare anche Youtube e Facebook dopo il 30 marzo e'
arrivata dopo che il parlamento ha approvato a fine febbraio una legge
di proposta governativa che rafforza il controllo pubblico sul Web,
dando all'autority sulle telecomunicazioni i poteri di raccogliere dati
sugli utenti e di bloccare siti Web.
*Di Fabrizio Salvatori
Fonte: controlacrisi.org
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